Rita Borsellino e Mario Congiusta di Antonio Belsito

Vite donate a sostegno della legalità.

Esistenze congiunte dalla tragicità della illegalità.

RITA e MARIO sono due Cittadini dello Stato Democratico Italia. Cittadini di una Nazione dove esistono delle Leggi a tutela di ogni cittadino, destinatario di Diritti e di Doveri.

RITA e MARIO hanno sempre esercitato Diritti e adempiuto Doveri perché significa contribuire alla crescita di una PATRIA, rispettando il prossimo.

RITA e MARIO hanno vissuto ricordando, semplicemente, che “appropriarsi” diritti non dovuti o reprimere diritti dovuti o “imporre” doveri “non dovuti” o eludere doveri dovuti significa non rispettare la Comunità-Stato.

In uno Stato Democratico (dunque legale!) dovrebbero vivere Persone/Cittadini Democratici (quindi predisposti alla legalità!).

Cosa significa?

Significa – come più e più volte ribadito da RITA e MARIO – che ognuno di noi dovrebbe vivere secondo un senso civico descritto e prescritto, perfettamente, dalla Costituzione.

Non dovrebbe essere difficile imparare delle regole sin dalla tenera età, applicarle con l’orgoglio di “fare il bene” di una Nazione/Popolo, difenderle perché proprio le regole sono la serenità/dignità di ognuno.

Ciò riesce proprio esercitando Diritti e adempiendo Doveri prescritti dalla Legge.

È facile. Semplice. Pure divertente.

Perché così si diventa e ci si sente Protagonisti del BENE proprio e di una NAZIONE che è NOSTRA. E SIAMO NOI LA NAZIONE.

Questo dovrebbe essere l’ORGOGLIO DI OGNUNO: CONTRIBUIRE ALLA CRESCITA di uno STATO DEMOCRATICO, accrescendo se stessi.

Questo significherebbe DEMOCRAZIA: GOVERNARSI DA POPOLO NEL NOME DEL POPOLO, realizzando l’interesse di ogni cittadino secondo le REGOLE imposte a TUTTI (ciò è, anche, legalità!).

E non nel nome di alcuni. E non nel nome di altri.

Ma accade, purtroppo, che non tutti rispettino quelle REGOLE, quindi si annida l’illegalità: sì, illegalità è – semplicemente – non rispettare delle REGOLE.

Quando alcuni le rispettano e altri non le rispettano è il CONFLITTO (che viene designato, di volta in volta, a mezzo denominazioni convenzionali: malaffare, malapolitica, malagiustizia, malasanità, malamministrazione, mafia, guerra, associazione a delinquere, corruzione, connivenza, frode etc…).

La sostanza, comunque, è in questa semplice dinamica che si “inceppa” e provoca dolore.

Perché quando un padre o una madre non riescono a insegnare delle REGOLE ai propri figli non è difficile comprendere che una famiglia viva nel DISORDINE ed è proprio questo DISORDINE a tramandarsi.

Il CAOS è insito in ognuno di noi e ognuno di noi dovrebbe orientare questo CAOS proprio rispettando e applicando le REGOLE.

PAOLO BORSELLINO E GIANLUCA CONGIUSTA, ognuno secondo la propria esistenza, hanno cercato di far comprendere la semplicità edificante delle REGOLE – prescritte dalla LEGGE come ASSOLUTE e INELUDIBILI – che sono CIVILTÀ di rispettarsi, esercitando DIRITTI e adempiendo DOVERI attribuiti dalla stessa LEGGE.

Ma proprio quando tali diritti vengono soppressi/repressi (magari appropriandosene pure indebitamente…) e i doveri vengono elusi (o se “non dovuti“, addirittura, imposti), esplode il dramma di AMMAZZARSI TRA UOMINI (SIA IN SENSO FIGURATO CHE REALE)!

A M M A Z Z A R S I  T R A  U O M I N I.

PAOLO E GIANLUCA AMMAZZATI SOLO PER AVER RISPETTATO LE REGOLE DI UNO STATO DEMOCRATICO DA CITTADINI DEMOCRATICI.
RITA (SORELLA DI PAOLO) E MARIO (PADRE DI GIANLUCA) “PRIVATI” DI UN FRATELLO E DI UN FIGLIO UCCISI SOLO PER AVER IMPARATO E INSEGNATO A RISPETTARE LE REGOLE DELLA NAZIONE DI CUI ERANO CITTADINI. SEMPLICI CITTADINI.

EPPURE, RITA E MARIO NON HANNO VANIFICATO LA MORTE DEI CARI CONGIUNTI (NONOSTANTE LE “TRIBOLAZIONI” PROCESSUAL-GIUDIZIARIE!): NE HANNO RESO UN GRIDO DI LEGALITÀ SINO ALL’ULTIMO RESPIRO (E MAI DI VENDETTA!).

CHIEDERE SCUSA È DOVEROSO. RICORDARLI È ESSENZIALE.

D E MO C R A Z I A.

G R A Z I E  R I T A.
G R A ZI E   M A R I O.                                                                                                           

GRAZIE A TUTTI COLORO CHE, COME RITA E MARIO, PORTANO AVANTI IL SOGNO DELLA LEGALITÀ. 

mario congiusta
(copyright2018)

 

 

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