Sei tutto ciò che di bello mi accade

 Sei tutto ciò che di bello mi accade
“E non basta dire che mi hai conosciuto e che, poi, abbiamo corso assieme perché non volevamo fermarci e che ci siamo fermati solo per guardarci.
È stato bacio.      
Uno. Due. Tre. Quattro.
“Ancora?” – mi hai chiesto.
“Ancora” – ho risposto.
E abbiamo continuato.”

L’Amore è come un’onda impetuosa: non può contenersi tra le dita di una mano.

L’Amore arriva e sconquassa.

L’Amore è il più bel disordine che possa esserci: non è mai scontato e non è mai prevedibile.

Non si ragiona l’Amore ma si fa.

Non si conta l’Amore e non è di categoria.

E non è di genere.

È l’AMORE.

E l’AMORE non è violenza.

L’AMORE va ammirato senza farsi accorgere.

Esiste e non va represso.

Bisogna sempre portarsi dietro una fotografia dell’AMORE.

“Sei tutto ciò che di bello mi accade” può essere acquistato, sia nella versione cartacea che nella versione ebook, tra gli altri, sui seguenti store (basta un semplice CLIC):

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Inoltre, può essere acquistato, anche, nelle librerie (ordinandone copia).

(Musiche: Indie Disco by Ben Fawkes https://soundcloud.com/benfawkes – Music provided by Music for Creators https://youtu.be/9yN_wLfNA9g)

ESTRATTI DEL LIBRO:

“L’amore non è privarsi, bensì riempirsi.”  

* * *

“Poi, ci sono quei momenti; vorresti sapesse del pensiero, speri possa immaginarti mentre scorri le sue foto, ti convinci che il sentimento nasce nello stesso momento in cui lo stai perdendo.

Sono quei momenti in cui speri possa accorgersi di te, prima che tu possa trovare il coraggio di raccontare – al suo sguardo – il tuo amore.

Ti amo.”

* * *

“In fondo, aderire significa sentirsi per non lasciarsi andare perché il tempo passa e si ha voglia di rimanere ancora un po’. ”

* * *

“Stavamo là, seduti, come fossimo in paradiso e ci sentivamo sospesi in aria. Non avevamo mai creduto di poter essere così vicini; più volte era capitato di sfiorarci col pensiero. Un ghigno, un sorriso, una smorfia, diventano quel rincorrersi con la speranza affannosa di incollarsi. Ma eravamo rimasti lì, in quel fugace batter di ciglia, in quel sorriso indicativo, in quella timidezza che stringe – a protezione – ciò che di più prezioso custodiamo dentro. C’eravamo, lo sapevamo, ma non trovavamo mai il coraggio di dirci. L’unica nostra terra diventava il nostro sguardo.”  

* * *

“E pensa che non ti avrei mai pensato
che tante volte ho cercato
e, poi, chiusi gli occhi
ti ho solo sognato.
Sei il magone più magone,
l’ansia più ansia,
il desiderio più desiderio,
sei il più del mio meno.

Il più del mio meno.”

* * *

“Sai qual è l’attimo più bello? Quello che non ci siamo ancora detti perché se lo avessimo detto, sarebbe già passato. E noi non passiamo mai perché ci diciamo e ci diciamo ancora e quando ciò non accade è perché ci stiamo già aspettando.”

* * *

“Voglio immaginare 
tutto ciò che ti accade
senza che tu sappia
perché, almeno, ti sento più vicina/o,
seppur tu sei lontana/o

non sai di me
quanto io so di te.”

* * *

“È l’emozione più bella.

Sentirsi l’uno nell’altro, sentire che uno è dentro l’altro: è il fremito più intenso che la vita possa regalare. Accarezzare ciò che di più profondo si condivide, lasciarsi andare alla voglia di sorprendersi, desiderare e far desiderare, giocare con uno sguardo per poi ritrovarsi – nuovamente – l’uno nell’altro con la “famelicità di divorarsi”.

Non ci si può negare a tutta questa bellezza.

Non ci si può negare al sussulto del desiderio, alla voglia che sconquassa, all’esigenza emotiva di fantasticare l’uno per l’altro.

È il più bel bisogno che esista.

Avere voglia. Esortarsi. Compenetrarsi. Sorridersi.

Bisogna averne sete.”

* * *

“Ti amo
come foglia adagiata
sulla mano
come respiro
sussurrato
ti amo
ansimando il tuo nome
come vento d’estate
ti amo
mentre m’imbatto in te
come mareggiate
ti amo
in un incedere di voglie
dannate
come il tuo corpo
che è sempre più il mio vate
ti amo
nella dolcezza più volgare
in un bacio appiccicato
nell’infinito di un istante
ti amo
in ogni vocale
e in ogni consonante.

T I A M O.”

* * *

“È l’infinito a regnare perché ogni emozione non ha fine e non può essere confine: tutto diviene, diventa e si trasforma ma rimane, pur sempre, emozione. E cosa si può dire all’emozione se non GRAZIE! GRAZIE di esserci perché la vita è meno sola, perché ogni istante è più, perché tutto dura quando ci si emoziona e nulla conosce il limite di considerarsi fine.”