Un elefante nel mare.
Un cielo azzurro vestito di tramonto.
E una lieve brezza marina.
Non è un numero da circo. Ma è scappato da un circo.
È solo un ELEFANTE che L I B E R A M E N T E G I O C A in acqua.
Non fa male a nessuno. E non vuol far del male.
Nonostante la MOLE.
È per conto suo.
Nel suo momento esistenziale.
Sente di ESSERCI VERAMENTE.
La proboscide spruzza acqua verso l’orizzonte, gira più volte su se stesso, si siede pure sul bagnasciuga.
Dolcemente e teneramente.
Gioca con un passante che gli dona cordialità.
Ha pure gli occhi dolci e docili.
Scatti, Selfie, brusio “esterrefatto”.
Tanta gente.
CLAMORE.
È l’elefante GIGANTE sta – lì – nel suo spazio.
Senza invadere quello altrui.
Sta l’ELEFANTE.
E, nonostante la sua MOLE, spruzza acqua verso il cielo.
Chissà.
Libertà.
(copyright2018)