È un valzer di ipocrisia
dammi una mano che poi
– chissà –
ti dono la mia
così ti dico
parole portate dal vento
affinché tu
poi
– e solo poi –
capisca che io non sento
così è tutto giustificato
non si guarda in bocca
a caval donato
e amarezza
non puoi recriminare
perché c’è stata una reciproca
carezza
e
– allora –
taci
che sei nell’Eden luccicante
di un vizioso birbante
e cerca di convincerti
che tu sei sbagliato
perché tanto
in questo mondo
è già tutto consumato.
Quindi
– anche tu –
fatti prendere
per il culo
che la vita passa
ed è meglio ragliare
come un mulo.