Stefano Cucchi di Antonio Belsito

Fuori non sempre c’è il sole.
A volte, piove anche.
Eppure, si attende il sole.
E quando fa capolino tra le nuvole, si sorride già.
Ogni individuo nasce col sole ma il decorso della vita può addensarsi – anche – di nuvole.
Rabbuiare pure.

Articolo 2 della Costituzione: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

STEFANO CUCCHI.

Era un CITTADINO/PERSONA da “trattare” con la dignità imposta dall’ordinamento giuridico della Repubblica italiana.

Non è giustificare. È dovere di rispondere alla Legge e “pagare” secondo Legge: in tal senso dignità.

Le Forze dell’Ordine sono garanti di sicurezza e ordine pubblico in questa Repubblica proprio in ossequio all’ordinamento giuridico.
Operano, spesso, in condizioni estreme. Rischiano.
Ogni appartenente alle forze dell’ordine ha il dovere di esserne rappresentante integerrimo, perseguendo quelle finalità sottese al giuramento d’ingresso prestato dinnanzi a un tricolore che emoziona e a una divisa che inorgoglisce.
Gli appartenenti alle forze dell’ordine hanno il dovere di non perdere l’equilibrio della dignità umana, nonostante momenti esasperanti/difficili. Proprio perché sono APPARTENENTI ALLE FORZE DELL’ORDINE della Repubblica Democratica. Proprio perché sono i GARANTI di quella dignità. Proprio perché svolgono una FUNZIONE “delicata” di RILEVANZA SOCIALE.

STEFANO CUCCHI.

Identificato quale trasgressore.
In violazione di legge.
Da sottoporre doverosamente, dunque, alle procedure imposte dalla legge.
Semplicemente.
Regolarmente.
Con trasparenza.
Anche qualora si dimenasse, si opponesse, resistesse.

Non sussiste un diritto a trasgredire e/o violare la Legge.
Ma esiste, anche, un Dovere ad ammonire – con dignità – la trasgressione.

Non è giustificare. È dovere di rispondere alla Legge e “pagare” secondo Legge: in tal senso dignità.

Altrimenti, si tornerebbe alla pena di morte o forsanche far west.

Le FORZE DELL’ORDINE operano secondo giuramento di fedeltà a una Repubblica che garantisce il diritto alla vita anche nella violazione di legge.
E si ha il dovere di rispettare cittadini che vestono una divisa SECONDO IL CRISMA dell’ordinamento giuridico italiano.

Accade, però, che qualcuno degli appartenenti alle Forze dell’ordine divenga anch’egli trasgressore.

Riavvolgendo il nastro, dunque, se Stefano Cucchi fosse stato sottoposto alle procedure di legge previste per i “trasgressori”, oggi avrebbe avuto, magari, la possibilità di redimersi o, comunque, avrebbe sentito il “giusto peso” della LEGGE.

Perché quando si addensano le nuvole, tutti attendiamo torni il sole.
Nessuno escluso.

(Copyright2020)

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